L’ Amello

L’ Amello

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L’Astro amello (nome scientifico Aster amellus L., 1753) è una piccola pianta erbacea, perenne spontanea dei prati italiani appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Il nome del genere (Aster) deriva dal greco e significa (in senso ampio) “fiore a stella”. Fu introdotto da Linneo nel 1735 ma sicuramente tale denominazione era conosciuta fin dall’antichità. Dioscoride fa riferimento ad un Astro attico (un fiore probabilmente dello stesso genere). Il termine specifico (amellus) si trova per la prima volta nel poema Georgiche (Libro IV, 271-280) del poeta latino Publio Virgilio Marone, ma l’etimologia rimane oscura e incerta.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Aster amellus) è stato proposto da Carl von Linné biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione ”Species Plantarum” del 1753.

SIGNIFICATO: Addio, abbandono.

CARATTERISTICHE: L’ Amello è una pianta che può arrivare fino a 2 – 5 dm (massimo 7 dm) di altezza. La forma biologica è definita come emicriptofita scaposa: ossia è una pianta perennante per mezzo di gemme al livello del terreno e con asse fiorale di tipo cespitoso.

Le radici sono secondarie da rizoma.

Il Fusto è diviso in due parti: la parte ipogea: consiste in un rizoma di colore bruno e a portamento obliquo, mentre la parte epigea: la parte aerea è cilindrica (lievemente striata), mollemente pubescente, eretta e ramificata in alto portante diversi capolini.

Le foglie sono di tipo cauline sessili; sono un po’ coriacee (membranose) a forma ovato-lanceolata con i bordi interi o finemente seghettati; la superficie è pubescente. Sui peduncoli delle infiorescenze sono presenti delle brattee (quelle inferiori sono revolute verso l’esterno). Le foglie basali: sono cordiformi (ovalo-ellittiche) e picciolate; mentre le foglie cauline: le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno e sessili; sono progressivamente più ristrette.

L’infiorescenza è di tipo corimboso ed è composta da un diversi capolini (da 2 a 6 e anche di più – fino a 15) con la forma di una margherita. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro conico composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo nudo e piano nella parte terminale sul quale s’inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi. In particolare quelli periferici sono femminili, sono disposti su una unica circonferenza ed hanno una corolla ligulata con la ligula molto allargata; quelli interni, tubulosi, sono altrettanto numerosi e sono ermafroditi. Le squame sono delle brattee arrossate a forma ob-cuneata, rotondeggianti e patenti all’apice e disposte in modo embricato su più serie.

I fiori sono zigomorfi (quelli periferici ligulati) e attinomorfi (quelli centrali tubolosi). Entrambi sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla– androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla sono formati da 5 elementi).

La fioritura è da Maggio a Settembre.

Il frutto è un achenio ispido che matura fine estate. Si presenta sormontato da un pappo con peli biancastri disposti su due serie e con la superficie pluri-solcata longitudinalmente.

LA RIPRODUZIONE: può avvenire per impollinazione tramite insetti.

La fecondazione avviene fondamentalmente tramite l’impollinazione dei fiori.

La dispersione: i semi cadendo a terra (prima di toccare il suolo possono percorrere diversi metri grazie al pappo spinto dal vento – fase di disseminazione anemocora) sono dispersi poi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

DISTRIBUZIONE E HABITAT:  L’origine primaria è data in centro Europa  e nella zona sub Siberiana. In Italia è presente al Nord. Nelle Alpi è comune sia sul versante italiano che oltreconfine. E presente inoltre sugli altri rilievi montani europei dai Pirenei fino ai Carpazi. Fuori dall’Europa si trova in Asia occidentale (Turchia), Caucaso, Siberia e Asia centrale (Kazakhstan). Sui rilievi queste piante si posso trovare fino ad un altezza di 800 m; Frequentano quindi i luoghi collinari e montani, oltre a quello a livello del mare.

Il suo Habitat tipico sono le zone sassose calcaree, i cespuglietti e i bordi dei boschi cedui; ma anche le praterie rase subalpine. Il substrato preferito è calcareo con pH basico e terreno a bassi valori nutrizionali e lievemente secco.

USI: In Farmacia le foglie di questa pianta hanno (secondo la medicina popolare) le seguenti proprietà: antinfiammatoria (attenua uno stato infiammatorio); antitosse; depurativa (facilita lo smaltimento delle impurità); emostatica (blocca la fuoriuscita del sangue in caso di emorragia); espettorante (favorisce l’espulsione delle secrezioni bronchiali).

Da analisi fatte, le foglie, per ogni 100 grammi di sostanza secca forniscono 305 calorie e contengono tra l’altro: carboidrati (50 g), grassi (5 g), fibre (8 g),  calcio, fosforo, ferro, potassio, Tiamina, riboflavina, niacina e vitamina C.

Nel giardinaggio l’Amello è una pianta molto ornamentale per cui è coltivata nei giardini. La moltiplicazione può avvenire per divisione dei cespi in autunno, o per seme in primavera.

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015

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