Intervista #39 – Enrico Lanzalone

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Bentornati amici e amiche al venerdì in cui sfidiamo voi autori a mettervi in gioco con le nostre domande. 😉

ENRICO LANZALONE

 

Ciao Enrico, benvenuto sull’isola di Skye. Grazie per averci dato l’occasione di conoscerti e porgerti qualche domanda. Iniziamo dalle domande di rito…

Chi sei? Enrico Lanzalone, sono un universitario (ancora per poco, si spera) di ventitré anni. Sono a nato, cresciuto e attualmente abito a Varese, una cittadina di provincia non molto lontano da Milano. Studio giurisprudenza, affiancando lo studio di tomi interminabili con quella serie di attività da cui è nato l’appellativo nerd: master di D&D, lettore, videogiocatore e a quanto pare anche lo scrittore.

Quando te lo si chiede tu dai una risposta standard. Se dovessi osare, che cosa risponderesti a noi? Forse, sotto un certo velo di generale nichilismo, sono un inguaribile idealista.

La tua paura più grande in questo momento qual è? Perdere la passione per ciò che faccio.

Descrivi te stesso attraverso:

un colore: rosso cremisi.

un profumo: l’odore pungente del dopobarba.

un fiore: vischio.

un animale: la volpe.

un luogo: rovine di Paestum, vicino a Salerno.

un libro: il compendio completo delle opere di Lovecraft.

una canzone: Curse my name dei Blind Guardian.

Ti è mai capitato di attraversare un periodo in cui ti sentivi smarrito? Come hai fatto a superarlo? Sì, è successo. Francamente non so spiegare davvero come l’ho superato, non so nemmeno se sono riuscito a superarlo. Comunque mi sono focalizzato sui miei obiettivi, studi, amici, passioni, tra cui anche la scrittura. Ecco, la scrittura è un toccasana, a mio parere.

La tua vita reale, il tuo lavoro, i tuoi passatempi e la tua famiglia come influiscono sulla tua scrittura? La famiglia poco, anche se sia mio padre che mio nonno sono a loro modo scrittori; il mio lavoro (studiare) mi ha fornito qualche idea carina, però sono le esperienze di tutti i giorni e soprattutto le mie passioni a concedermi il grosso del materiale. Il resto è musa ispiratrice, credo.

Chi ti sta intorno conosce questo tuo lato? Come si approcciano con il te scrittore? Certamente. Ricevo grande supporto da chi mi sta attorno ed è una cosa che mi fa immensamente piacere. Se sono riuscito a raggiungere qualche cosa è anche merito altrui.

Se potessi parlare con la te stesso del passato, quanto indietro andresti e cosa le diresti? Non so se vorrei cambiare il mio passato. Forse avviserei il mio me stesso di due anni e mezzo fa di stare attento alle persone che lo circondano, ma ritengo che ogni esperienza sia necessaria per crescere. Evitare il pericolo non fa imparare come affrontarne altri.

Spesso nella scrittura c’è un’impronta che ci distingue dalla “massa”. Nella tua quale pensi sia? L’assoluta noncuranza di generi stabiliti, regole prefissate, luoghi comuni.

Quello che hai scritto fino a oggi, ha un filo conduttore? Cosa accomuna tutte le tue opere? L’ambientazione: Aend, un mondo fantasy parodistico e decadente.

Dopo aver pubblicato, che progetti hai? In ambito letterario continuare a scrivere, ho già iniziato una trilogia sempre nello stesso mondo.

Sei un lettore? Quali generi prediligi? Leggo molto.

Ormai gran parte delle mie letture riguardano i miei impegni universitari, ma trovo tempo per divorare storici, fantasy (pochi e di pochi autori), fantascienza, horror e trattati sociopolitici.

C’è un libro che rileggeresti mille volte? A Me Le Guardie, di Terry Pratchett.

Ti viene chiesto di incoraggiare un autore a diventare self… cosa gli diresti? Io mi sto trovando bene, posso scrivere quello che voglio e quanto voglio senza paura di censure.

Se devo essere giudicato da qualcuno preferisco che questo qualcuno il pubblico.

Comunque non significa che le CE siano il male, anzi se un giorno ne avessi l’occasione e fossi interessato non ci penserei due volte.

Un argomento spinoso attuale è l’uso di uno pseudonimo per pubblicare un genere diversoTu lo faresti? No, non credo.

Hai trovato la leggendaria Lampada Magica. Quali sono i tuoi tre desideri?

Dipende dalle condizioni, da giurista troverei un modo per fregare il signor genio.

A parte gli scherzi, io direi: 1 Eliminare tutti gli armamenti atomici e la possibilità di crearne altri. 2 Fare sparire ogni traccia di inquinamento presente sulla terra. 3 Una presa di coscienza collettiva su quello che potrà essere il giusto futuro politico dell’umanità, il che significa che anche io necessito di una risposta a un quesito del genere.

Che rapporto hai con gli animali? Possiedo un labrador nero ciccione e mi piacerebbe avere anche un bel gattone che zampetta per casa. Quindi direi che ho un ottimo rapporto.

Adesso parliamo un po’ del tuo libro…

Titolo: Squadra Demolizioni, side A.

Genere: un comico con ambientazione fantasy/steampunk.

Pagine: 405

Formato: ebook, a dicembre anche cartaceo.

Dove lo si può acquistare (links): https://www.amazon.it/Squadra-Demolizioni-Side-Enrico-Lanzalone-ebook/dp/B076DTW4L3

https://stores.streetlib.com/it/enrico-lanzalone/squadra-demolizioni/

Dicci in non più di dieci righe di cosa parla.

Nella metropoli multirazziale e malfamata di Bluren, un terrorista animato da altissimi ideali semina il panico nella popolazione, senza che la guardia cittadina riesca a catturarlo. La protagonista Talli giunge in tale bolgia all’apparenza solo per fare fortuna con mezzi poco legali, e causa di essi si troverà in mezzo a intrighi che nemmeno lontanamente poteva immaginare. Una serie di peripezie la porterà ad essere a capo di una squadra di spiantati uno più assurdo dell’altro, reclutata dall’ispettrice Rethién per dare la caccia al misterioso criminale. Appunto la Squadra Demolizioni.

Com’è nata l’idea che ha dato vita a Squadra demolizioni? Il mondo e l’ambientazione erano già stati creati, la trama è nata da un semplice racconto poi evolutosi in qualcosa di più ampio respiro. Si potrebbe dire che la mia mente ha partorito prima i personaggi, poi la vicenda in sé per sé.

Com’è nato il titolo? Penso sia la descrizione perfetta per quei casinisti che fanno parte della “squadra”.

Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro e, come pensi che questa storia possa cambiare il mondo e le persone? Penso che Squadra Demolizioni possa per prima cosa divertire.

Inoltre forse mostrare ai lettori un mondo fantastico davvero fuori dagli schemi, capace di prendere in giro quelli che sono i soliti cliché e mostrare qualcosa di differente. Infine, con un po’ di attenzione, il lettore penso potrebbe cogliere le numerose critiche (politiche, letterarie, sociali) più o meno celate nel romanzo. Ritengo che il mondo di Aend possieda più rimandi al nostro di quanto ne possano apparire a prima vista e di quanto se ne possono trovare in altre opere. Dopotutto, siamo in un mondo in cui la tecnologia ha soppiantato la normale ambientazione medioevale di gran parte del fantasy.

È il tuo libro di esordio o hai già pubblicato qualcos’altro? Squadra Demolizioni, side A è il mio romanzo di esordio.

Perché proprio il genere fantasy? Adoro inventare mondi, ambientazioni, strutture sociali. Il fantasy è la scelta ideale in cui attagliare il mio pensiero, in particolare grazie alla possibilità di rimandare alla realtà senza essere realistici.

Il personaggio principale di Squadra Demolizioni è? È un essere umano o una creatura fantasticaDescrivicelo con 3 aggettivi.

Talli Van Zturm è una quequa, una sorta di umana con più difetti che pregi. Di sicuro è inadatta, bruttina ma più tosta di quanto possa apparire.

Durante la trama è consuetudine che il protagonista evolva. Se lo fa, in che modo avviene? Squadra Demolizioni si divide in due parti, side A e side B, proprio perché la storia viene raccontata tramite un vinile. L’evoluzione di Talli, come quella di tutti gli altri personaggi che la circondano, avverrà evento dopo evento, dandoci tempo prima di scoprire il passato della ragazza e infine di cogliere le sfumature di una caratterizzazione semplice solo all’apparenza.

Comunque non bisogna aspettarci salvataggi in extremis del mondo o chissà quali fati predestinati, Talli è sotto sotto una di noi. Forse vuole essere lei stessa con qualcosa di più, ma capirà che anche in un mondo di eroi strapagati e guerrieri formidabili, forse la vera impresa (e più difficile) è quella di trovare la felicità.

Vive una storia d’amore? Forse nella Side B. Per ora possono cogliere delle avvisaglie, ma a Bluren non c’è tempo per l’amore.

Se una mattina lui/lei si svegliasse del sesso opposto quale sarebbe la prima cosa che farebbe? Oh beh, come maschio penso inizierebbe a ondeggiare il bacino davanti a uno specchio.

Se si svegliasse animale cosa sarebbe e come reagirebbe? Gli animali di Aend non sono carini né coccolosi. Dunque essere un ratto spezza-stinchi a cento occhi sarebbe di sicuro un’esperienza divertente per Talli.

Quale sarebbe la prima cosa che ti direbbe se vi incontraste faccia a faccia? Perché mi hai fatto le tette cosi piccole?!

Perché hai scelto di ambientare la tua storia proprio a Bluren? Bluren è la rappresentazione perfetta del mondo di Aend: decine di razze diverse, industria fusa alla magia, bande criminali, anarchia controllata, violenza, corruzione e tante donnine poco vestite.

Secondo te, parlando di libri fantasy, quanto incide la creazione di un mondo nuovo in una storia? Penso sia la cosa più importante. La prima cosa che cerco in un fantasy è lo stupore di trovarmi in un luogo mai visto.

Oltre a scrivere Squadra Demolizioni, ti sei cimentata nella promozione da solo? Hai fatto il book trailer, delle immagini con degli estratti, delle card o un blog tour? Possiedo una pagina facebook (https://www.facebook.com/squadrademolizioni/), scrivo in un blog insieme al mio collaboratore e sto segnalando la mia opera un po’ in giro per il web. Inoltre ci sono numerose immagini con estratti che spuntano e spunteranno qua e là per forum e simili.

Se ti venisse offerto un servizio di promozione del tuo libro, cosa vorresti che fosse? Penso la possibilità di parlarne di persona davanti a un pubblico.

Oltre alla te scrittrice c’è un’altra forma d’arte che ti ispira? Suoni, dipingi…? Ho smesso di suonare la batteria qualche anno fa, per il resto tra sport e studio non trovo tempo.

Hai un blog? Se sì ti va di dirci dove e di cosa tratta? Sì ed è nato da poco per un progetto parallelo. Siamo due autori, io e il mio collega che ha lavorato al romanzo, in cui parliamo un po’ di tutto e facciamo degli approfondimenti sull’ambientazione di Aend. Se avete voglia di leggere qualche articolo divertente, potete passare su https://regogoloboemetto.blogspot.it.

Sei una rilettore di bozze/editor/revisore? No, non mi reputo così esperto.

Quanto ti sei fatta aiutare da chi ti circondava per vedere realizzato il tuo  progetto? Molto. In particolare da Cesare Croci, che è il mio assistente e fido braccio destro.

E-book o Cartaceo? Entrambi.

Su cosa sei solito scrivere? Computer, sceneggiando però su carta.

Hai qualche rito particolare che fai prima di iniziare a scrivere, ad esempio ascolti della musica? Di solito ascolto musica, scelta appositamente a seconda della scena che devo narrare.

Come è nata la cover? Grazie a una collaborazione con il sommo Vasco Gioachini. È quasi tutto merito suo, è riuscito a cogliere alla perfezione le caratteristiche di quell’ammasso di anarchia controllata che è Bluren.

Ti va di regalarci qualche notizia sulla tua prossima pubblicazione? A dicembre esce il cartaceo, che potrà essere ordinato direttamente da Amazon!

Inoltre il Side B, la seconda e ultima parte del romanzo, dovrebbe essere pronta circa per marzo.

Condividi con noi una frase, che convinca anche il lettore più reticente ad acquistare il tuo libro.

Siete stanchi di elfi effeminati, nani beoni ed eroi troppo belli? Allora fatevi un giretto per Bluren. Troverete fatine della mala, ninfe impazzite, nonmorti spacciatori, draghi carcerati e una buona dose di divertimento chiassoso, condito da tantissima azione. E ci sono i bidet.

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015