Intervista #16 – Floriana Naso

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Bentornati amici e amiche al venerdì in cui sfidiamo voi autori a mettervi in gioco con le nostre domande. Questa volta abbiamo chiesto a un amica torinese  di parlarci di loro e lei e del suo romanzo. 😉 Pronti?

FLORIANA NASO

Ciao Floriana, benvenuta sull’isola di Skye. Grazie per averci dato l’occasione di conoscerti e porgerti qualche domanda. Iniziamo…

Chi sei? Ciao, mi chiamo Floriana Naso, un’autrice torinese agli esordi con il romance rosa-erotico 700 giorni edito da Robin Edizioni

Quando te lo si chiede tu dai una risposta standard. Se dovessi osare, che cosa risponderesti a noi? Se dovessi osare risponderei che sono tutto e il contrario di tutto.

La tua paura più grande in questo momento qual è? Sono madre di famiglia, quindi la paura è sempre rivolta ai miei figli, che possa succedere loro qualcosa di brutto.

– Descrivi te stesso attraverso:
un colore: Rosso
un profumo: Speziato
un fiore: La calla
un animale: Tigre
un luogo: Palau
un libro: Memorie di una Geisha
una canzone: Tutte le disco dance, e quelle romance d’autore.

Ti è mai capitato di attraversare un periodo in cui ti sentivi smarrita? Come hai fatto a superarlo? Sì, mi è capitato. L’ho superato con molto impegno e dedizione, facendo un gran lavoro su me stessa. Ho imparato a parlare con gli altri e a chiedere aiuto e ho scoperto che se chiedi, ottieni. Ho superato quel momento con grande fatica e pazienza, ma ci sono riuscita, perché la mia volontà, unita all’aiuto di altre persone, mi ha dato il sostegno giusto.

La tua vita reale, il tuo lavoro, i tuoi passatemi e la tua famiglia come influiscono sulla tua scrittura? Influiscono positivamente. Il pregio della scrittura è proprio questo: la possibilità di attingere da ogni minuto di vita, che sia brutto o bello non importa. Tutto è storia.

Chi ti sta intorno conosce questo tuo lato? Come si approcciano con la te scrittrice? Non tutti conoscono il mio lato riflessivo, ma chi conosce si relaziona con me come ha sempre fatto. Non ci sono differenze.

Se potessi parlare con la te stessa del passato, quanto indietro andresti e cosa le diresti? Andrei dritta e filata ai 18 anni e le direi: esci da quella porta.

Spesso nella scrittura c’è un’impronta che ci distingue dalla “massa”. Nella tua quale pensi sia? Penso che sia il risvolto psicologico che creo per ogni personaggio. Mi rispecchia, io sono così.

Quello che hai scritto fino a oggi, ha un filo conduttore? Cosa accomuna tutte le tue opere? No, non c’è un filo conduttore. Non amo i sequel e le etichette. Mi piace scrivere e la sfida, con me stessa, è di riuscire a scrivere di tutto, variando il più possibile.

Dopo aver pubblicato 700 giorni, che progetti hai? Di pubblicare ancora.

Sei una lettrice? Quali generi prediligi? Sì, sono una lettrice. Ora ho dovuto rallentare per i molti impegni, ma ho sempre letto molto. Non ho un genere, se mi attrae una storia la leggo a prescindere dal genere.

C’è un libro che rileggeresti mille volte? Memorie di una geisha o la notte dei vampiri.

Ti viene chiesto di incoraggiare un autore a diventare self… cosa gli diresti? Di non farlo. Non incoraggerei nessuno a diventare self, non è una strada che condivido.

Questa tua risposta ci incuriosisce e quindi ti chiediamo: Perché non condividi la strada del Self? Non condivido perché non mi sento pronta per camminare da sola. Ho bisogno che qualcuno con più esperienza di me, mi guidi e mi dia delle conferme. Non condivido perché credo nella grande famiglia della Casa editrice. Credo che insieme si possa raggiungere un buon livello, non da soli. Ho fiducia nelle persone, credo nella professionalità di chi ha scelto di seguire un autore facendone una professione. Una passione, come è la mia di scrivere. Casa editrice sempre, per ciò che mi riguarda. Con questo non critico né giudico chi, coraggiosamente, ha scelto diversamente o lo farà. Sono scelte rispettabili e anzi, invidiabili.

Un argomento spinoso attuale è l’uso di uno pseudonimo per pubblicare un genere diverso. Tu lo faresti? Ci ho pensato, ma non per celare la mia identità per vergogna, ma solo perché in Italia, molte CE, preferiscono pubblicare stranieri piuttosto che italiani.

Hai trovato la leggendaria Lampada Magica. Quali sono i tuoi tre desideri?
Uno l’ho già esaudito: l’immortalità. Poi chiederei una vita serena per la mia famiglia. Terzo: salute.

Che rapporto hai con gli animali? Mi piacciono, ma non tutti. Direi un rapporto di rispetto.

Adesso parliamo un po’ del tuo libro…
Titolo: 700 giorni
Genere: rosa-erotico
Pagine: 246
Formato: cartaceo

Dicci in non più di dieci righe di cosa parla.
Parla di Chloe, figlia viziata della borghesia torinese. Il padre autoritario e la madre egoista, la soffocano, spingendola a cercare la libertà, che Chloe ritrova nella trasgressione. Il cybersex soddisferà per poco le esigenze della ragazza che respinge ogni possibile relazione stabile, soprattutto con Christian, che invece tenta di trattenerla. Ci penserà Ginevra a sconvolgerle la vita, tra incontri ad alto tasso erotico e colpi di scena. La ragazza si rifugerà poi tra le braccia virtuali di uno sconosciuto fino all’epilogo finale che sarà sorprendente.

Com’è nata l’idea che ha dato vita a 700 giorni? L’idea è nata per caso e a preso corpo un capitolo dopo l’altro. Mi sono lasciata guidare dai personaggi. Li ho fatti vivere giorno per giorno.

Com’è nato il titolo? Dalla fine.

Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro e, come pensi che questa storia possa cambiare il mondo e le persone? Per carità, non penso cambi il mondo né le persone che lo leggeranno. Posso dire che i personaggi sono veri, reali, cinici. Il messaggio è forte: bisogna sempre essere pronti a pagare per le proprie scelte, fino alla fine.
Questo non è il classico romance, non ci sono vittime o carnefici. Non esiste la favola, ma solo la realtà di tutti i giorni.

È il tuo libro di esordio o hai già pubblicato qualcos’altro? Questo è il mio libro d’esordio

Perché proprio il genere rosa erotico? Perché è nato così, per caso, merito di una forte ispirazione.

Il personaggio principale di 700 giorni è ? È un essere umano o una creatura fantastica? Descrivicelo con 3 aggettivi.
Assolutamente un essere umano. Il personaggio principale è Chloe, ed è vera, con tutta se stessa. Esprime tutte le sue fragilità e insicurezze, ma anche la sua determinazione.

Durante la trama di consuetudine che il protagonista evolva. Se lo fa, in che modo avviene? Posso dire che evolverà per le scelte che è costretta a prendere.

Vive una storia d’amore? Sì, in modi diversi.

Se una mattina lui/lei si svegliasse del sesso opposto quale sarebbe la prima cosa che farebbe? Vivrebbe con egoismo.

Se si svegliasse animale (o se è un animale se si svegliasse uomo) cosa sarebbe e come reagirebbe? Sarebbe un animale solitario ma rispettoso.

Quale sarebbe la prima cosa che ti direbbe se vi incontraste faccia a faccia? Come hai potuto castigarmi così?

Perché hai scelto di ambientare la tua storia proprio a Torino? A Torino. perché è la mia città e la conosco bene.

Secondo te, parlando di libri fantasy, quando incide la creazione di un mondo nuovo in una storia? Incide moltissimo, se parliamo del fantasy, la fantasia deve essere predominante.

Oltre a scrivere, ti sei cimentata nella promozione da sola?Hai fatto il book trailer, delle immagini con degli estratti, delle card o un blog tour? Certamente. Mi promuovo tramite i social e cerco di essere più creativa possibile.

Se ti venisse offerto un servizio di promozione del tuo libro, cosa vorresti che fosse? Articoli di recensioni sui grandi quotidiani.

Oltre alla te scrittrice c’è un’altra forma d’arte che ti ispira? Suoni, dipingi…? No, scrivere è il mio alter ego. non posseggo altre passioni artistiche.

Hai un blog? Se sì ti va di dirci dove e di cosa tratta? No, ho la mia pagina Facebook, oltre al profilo. https://www.facebook.com/floriana76naso/?fref=ts

Sei una rilettrice di bozze/editor/revisore? No. leggo solo le mie di bozze!

Quanto ti sei fatta aiutare da chi ti circondava per vedere realizzato il tuo progetto? Da nessuno, ho scritto tutto da sola.

E-book o Cartaceo? Entrambi

Su cosa sei solita scrivere? Su tutto quello che vivo.

Hai qualche rito particolare che fai prima di iniziare a scrivere, ad esempio ascolti della musica? No, ma se non sono ispirata non scrivo. Tutto deve nascere da emozioni.

Come è nata la cover? Dal suggerimento dell’editor della Robin

Ti va di regalarci qualche notizia sulla tua prossima pubblicazione? Certamente. Si tratta di un thriller psicologico, una storia molto profonda, ambientata a Milano. La protagonista è una donna che farà i conti con la sofferenza che segnerà per sempre il suo destino, tra erotismo e indagini in una Milano dal profumo insolito.

Condividi con noi una frase, che convinca anche il lettore più reticente ad acquistare il tuo libro…

“Il suo corpo danzava sulle note dell’erotismo, come una danzatrice esperta si lascia guidare dal suo pezzo preferito…”

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015