Perplimere

La rubrica delle parolacce

Questa è una rubrica a due blog e l’altra parola la trovate sul blog di Sonia: ‘Solo1altrariga’, che troverete a questo link, mi raccomando commentate e diteci la vostra!

PERPLIMERE

SIGNIFICATO(pseudo-Verbo transitivo) lasciare perplessi. Usato per lo più ironicamente.

CONIUGAZIONE: In quanto verso con il suffisso “-ere” segue la regola base di tutti i verbi regolari di questo gruppo. Essendo però a tutti gli effetti un verbo non inserito nella lingua corrente, non è ancora presente una coniugazione accertata.

Infinito: perplimere/ avere perplimuto
Participio presente: perplimente/ avendo perplimuto
Gerundio: perplimendo/ avente perplimuto
Participio passato: perplimuto

Indicativo Presenteio perplimo; tu perplimi; lui- ella- egli perplime; noi perplimiamo; voi perplimete; loro perplimono.

ETIMOLOGIASi tratta di un neologismo, reso popolare nei primi anni ’90 dal comico Corrado Guzzanti interpretando, nel corso della trasmissione televisiva Avanzi, il personaggio satirico Rokko Smitherson. Sarebbe il verbo di cui “perplesso” è il participio passato, storicamente inesistente; composto di per intensivo plexus piegato, quindi inviluppato, confuso.

Colmando una lacuna della lingua, questo neologismo ha avuto un successo colossale, passando da buffa parola di caricatura comica a parola che, seppur con riserve dei più conservatori, è ben lecito usare; se da un lato esprime un verbo insostituibile, resta comunque innegabile il retaggio della connotazione comica, ed è difficile usarla in contesti seri o registri aulici. Neologismo a parte, toccando il sentimento della perplessità, l’immagine da cui è generata è quella dell’inviluppo che sconcerta, che impedisce di comprenderne gli intrecci.

SILLABAZIONEPer|plì|me|re

BIBLIOLOGIASignificato e origine di perplimere [A cura di Marco Biffi, Redazione Consulenza Linguistica, Accademia della Crusca]

Il verbo perplimere significa “essere perplesso” o “rendere perplesso”, ed è entrato nella nostra lingua in un passato recente, ma con un percorso particolare che ne ha limitato l’ambito d’uso e che ne ha pertanto impedito, almeno per ora, l’ingresso nei vocabolari di lingua italiana (nei quali non è attualmente registrato). L’impiego del verbo perplimere è dovuto alla prosa creativa del comico Corrado Guzzanti, che lo ha lanciato nei primissimi anni Novanta, nella trasmissione televisiva “Avanzi”. La parola venne inserita in uno dei dialoghi fra il personaggio Rokko Smitherson e Serena Dandini, ed ebbe talmente successo che fu più volte riutilizzata nella trasmissione, con ricchi esempi nella coniugazione (perplimere, perplimo, perplimete, perplèi, perplime[re]) e nelle varianti (perplerre). Molte furono le parole inventate da Rokko Smitherson (regista romano di “filmaggi de paura”), un personaggio che basava la sua comicità satirica proprio sui giochi di parole e su neoconiazioni allusive (sospensionismo, suastensionismo; antiproibizionale, su antiproibizionista; sopravvolare, susorvolare; cartone animale, su cartone animato; psicoanale, su psicoanalista; ecc.). Fra le molte innovazioni linguistiche perplimere attecchì più facilmente nella lingua comune a causa della sua perfetta adeguatezza morfologica, che tra l’altro colma anche una lacuna lessicale della nostra lingua: il verbo è infatti spontaneamente riconducibile dai parlanti italiani al participio passatoperplesso (sulla base di verbi come comprimere / compresso; sopprimere /soppresso, ecc.); e del resto manca in italiano un verbo che renda in modo sintetico l’azione dell’essere o del rendere perplessi, per cui il neologismo si incunea perfettamente nel nostro sistema linguistico. Probabilmente per questa sua funzionalità nel coprire un vuoto morfologico e semantico (che l’italiano eredita dal latino), sulla scia della trasmissione la parola ebbe una notevole e crescente  fortuna, seppure in contesti informali e per lo più in accezione ironica; e, del resto, nonostante l’origine peculiare,perplimere ha resistito a lungo nella nostra lingua, tanto che recentemente se ne è persa anche la sfumatura ironica, come emerge dai quesiti e dalle segnalazioni di neologismo giunti alla nostra redazione. Effettuando una ricerca su Internet con i consueti motori di ricerca, si rileva che la parola è comparsa in alcuni dizionari amatoriali, ed è spesso presente nei messaggi di vari gruppi di discussione, tra l’altro con forti oscillazioni tra chi sostiene che il verbo non esiste e chi invece ne dà per scontata l’assimilazione nel repertorio dell’italiano e lo usa per spiegare altri fenomeni linguistici. A questo proposito, e per rispondere a chi ci domanda come si possa fare entrare il verbo perplimere nei vocabolari, va ricordato che la grammatica e la lessicografia registrano, raccolgono, spiegano e inseriscono in un sistema organico fenomeni che hanno raggiunto una certa rilevanza nella lingua:perplimere nasce certamente come parola effimera, ma la sua tenace persistenza la rende linguisticamente interessante; per cui non se ne può negare, come fanno alcuni, l’esistenza, ma se sia o meno destinata ad entrare nei vocabolari è una risposta che può essere data soltanto dalla continuità e dall’ampiezza della sua diffusione nei prossimi anni.

CURIOSITA’

Youtube e la parola perplimere: https://www.youtube.com/watch?v=JQZlMUlYotY

Su Intagram: https://instagram.com/explore/tags/perplimere/

e su Facebook?

https://www.facebook.com/groups/385411521627484/

a-story-about-the-end-of-storytelling-36-638

La nostra sfida è di spingervi a provate a darci una citazione per la parola “perplimere”.

E con questo è tutto, ora sapete che anche io e Sonia diremo un sacco di parolacce!! Vuoi suggerirne una anche tu? Scrivila in un commento qui sotto o all’indirizzo mail martina_federica@hotmial.it (specificando nell’oggetto “parolaccia per la rubrica”) e la prenderemo in esame!

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015

8 Risposte a “Perplimere”

  1. L’ho scoperta l’altro giorno mentre mi chiedevo che verbo potesse avere l’aggettivo “perplesso”, e adesso ecco che lo vedo anche qui! Ottimo lavoro!

    1. Ma dai! Davvero? tu pensa…. io invece ho un amore sconsiderato per la parola e dopo questa scoperta mi sento un po’ tradita. Come se avessero presentato un fidanzato come se fosse un mobile e poi scopro che è solo un commerciante arricchito!

I commenti sono chiusi.