Recensione #17 – Come una fenice

Buongiorno ISOLANI e bentornati all’appuntamento preferito di autori e lettori, oh sì miei cari avete letto bene. Finalmente il nostro staff si è riunito e ha letto qualcosa di nuovo per voi!

#Recensione #LeggoItaliano #L’isoladiSkyeConsiglia

L. CASSIE

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“COME UNA FENICE”

 

1216697_copertina_frontcover_icon140Titolo: Come una fenice

Autore: L.Cassie

Editore: in gara per il concorso il mio esordio

Genere: romance

Formato: cartaceo

Prezzo: 15,00

Link: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/342286/come-una-fenice-7

Sinossi

Dafne Ranieri si è laureata in lingue, ma a causa della crisi economica, che regna sovrana sul territorio italiano, non riesce a trovare alcun tipo di lavoro, nemmeno una piccola occupazione che possa tenerla lontana dalle mura domestiche nelle quali da sempre regna il caos. Così, senza pensarci troppo, decide di dare inizio a un nuovo capitolo della sua esistenza andando a fare la ragazza alla pari nella storica Berlino, lasciandosi alle spalle ogni sorta di problema e preoccupazione. Andreas Hoffman è il ragazzo senza speranza, il ragazzo arrabbiato con il mondo intero, chiuso nel suo tunnel buio dal quale non riesce a uscire. Ma poi intravede una luce, una figura dai capelli lunghi, la pelle candida e… l’accento italiano. E tutto sembra tingersi di un altro colore. Resta solo un problema da risolvere: Andreas non può più innamorarsi, una promessa lo lega ancora a una certa Sophia.

***

COSA NE PENSIAMO?

Se dovessi riassumere questo libro in una parola sarebbe: riscatto.

Abbiamo avuto la fortuna di poter leggere questo romanzo in anteprima e siamo davvero contenti che i nostri amici autori ci contattino anche per recensioni di questo tipo; come abbiamo scritto qui sopra, infatti, questo romanzo è stato messo in gara per il concorso “il mio esordio”. Lo scriviamo qui perché se lo cercate lo trovate solo lì per il momento.

Ora passiamo alla recensione vera e propria, abbiamo tantissimo da dirvi su questa storia, partiamo dai lati che ci sono piaciuti: l’idea di base di questo romanzo, esattamente come suggerisce il titolo, è la rinascita, la crescita e la “resurrezione” dopo un passato poco felice. Caratteristica che accomuna, anche se in modo diverso, entrambi i protagonisti: Dafne e Andreas.  Ovviamente non ci spingiamo a dirvi che tipo di difficoltà hanno subito i due, vi basti sapere che, dopo il loro primo scambio di sguardi, per loro inizia quello che l’autrice vorrebbe far passare come periodo di transito per la rinascita. L’amore salva il Mondo, ci salva dal nostro mondo. 😉

La trama dunque ci è piaciuta per i presupposti, per la modernità e anche per la voglia di scovare un’ambientazione diversa. Dafne è un’italiana, come tantissime di noi, che sceglie di andare all’estero. Brava Dafne, coraggiosa! Un punto a suo favore.

Oltre a lei ci sono altri personaggi che sono riusciti ad attirare la nostra attenzione in positivo: primo tra tutti Roman, no, non il protagonista maschile, ma il fratellino minore allegro e chiacchierone e la sua mamma, la signora Hoffman. Due personaggi secondari ma molto bene delineati e con caratteristiche che li distinguono dalla massa.

Cosa ci è piaciuto oltre a questo? La capacità dei protagonisti principali di ritrovarsi e di combattere per essere felici. Un messaggio bello e chiaro che traspare dalle righe di questa storia d’amore.

Ora passiamo alla parte dolente:  i punti deboli di questo scritto. Noi siamo soliti glissare su certi aspetti il più delle volte, ma ci è sembrato doveroso dare un sincero consiglio all’autrice. (Non avercela con noi!) Questo libro merita tantissimo, è una buona idea con delle ottime basi, MA ahi noi si vede troppo che l’autrice L. non ha esperienza di editing e che, forse per poco tempo a sua disposizione, non ha avuto la possibilità di usufruire di un beta o di una figura professionale che l’aiutasse con lo stile. Il testo infatti è davvero infarcito di tanti errori che una buona rilettura esterna con un occhio allenato e non emotivo, come quello di qualsiasi scrittore sul proprio libro, sarebbe in grado di eliminare.

E di congiunzione con l’accento e verbi essere senza, parole attaccate che andrebbero staccare e periodi un po’ troppo lunghi e articolati, fanno si che dopo circa un centinaio di pagine un buon lettore si stanchi e ponderi di chiudere la lettura, perdendosi il meglio.

Oltre a questo, forse per l’intenzione di parlare non tutto in una volta, ma in piccole dosi, del passato di Dafne, l’autrice è spesso ripetitiva su alcuni concetti come l’amore che ha verso la madre, e si dimentica di raccontarci o darci un indizio sul resto dei suoi famigliari fino all’unica scena in cui è costretta. Ad un certo punto, dopo più di metà libro infatti il fratello di lei si ammala e lei deve tornare e solo al suo ritorno scopriamo cos’ha questo personaggio di grave, nonostante Dafne ce ne parli fin dalle prime righe.

A noi è dispiaciuto questo dettaglio, parlarne avrebbe reso il romanzo ancora più moderno e realistico.

Il finale ci è piaciuto, nonostate non sia dei più innovativi, ma dopo tutto stiamo recensendo un romanzo d’amore non ci aspettavano niente di meno.

Quindi il nostro consiglio finale è di leggerlo, ma soprattutto AUTRICE ti preghiamo, rileggilo con calma e fallo editare, non sprecare un bel romanzo così per quei quattro errorini presenti.

 

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015