Intervista #25 – Daisy Franchetto

#VenerdìIntervista #Intervista #Venerdì #LeggiamoItaliano #SkyeConsiglia

Bentornati amici e amiche al venerdì in cui sfidiamo voi autori a mettervi in gioco con le nostre domande. Questa volta abbiamo deciso di ospitare un’autrice davvero talentuosa che abbiamo conosciuto a Torino e che fa parte di un’allegra famigliola di una CE a noi amica. 😉

DAISY FRANCHETTO

Ciao Daisy, benvenuta sull’isola di Skye. Grazie per averci dato l’occasione di conoscerti e porgerti qualche domanda. Iniziamo…

– Chi sei? Domanda difficilissima, rispondo con una citazione che amo molto. “Io mi contraddico, sono ampio, contengo moltitudini”. [Walt Whitman]

Quando te lo si chiede tu dai una risposta standard. Se dovessi osare, che cosa risponderesti a noi? In genere cambio risposta ogni volta. Oserei dire che ogni giorno conosco un pezzo nuovo di me, ma ancora nulla è definito.

La tua paura più grande in questo momento qual è? Non riuscire a proteggere mio figlio (più che una paura, è una certezza. Purtroppo…)

– Descrivi te stesso attraverso:

un colore: nero

un profumo: frangipani

un fiore: margherita

un animale: lupo

un luogo: quello che non ho ancora visitato

un libro: Dell’Amore e di altri Demoni, Marquez

una canzone: Lady Labyrinth, Ludovico Einaudi

Ti è mai capitato di attraversare un periodo in cui ti sentivi smarrita? Come hai fatto a superarlo? Mi smarrisco periodicamente. Quando accade, so che sta per iniziare una nuova fase. Lo supero vivendo ogni istante di smarrimento, cercando tra le pieghe delle nebbie qualcosa che mi ricordi me stessa.

La tua vita reale, il tuo lavoro, i tuoi passatemi e la tua famiglia come influiscono sulla tua scrittura? Molto. Ogni aspetto della mia vita finisce in ciò che scrivo, magari sublimato o anche solo sotto forma di immagine simbolica.

Chi ti sta intorno conosce questo tuo lato? Come si approcciano con la te scrittrice? Molte persone intorno a me ignorano che io mi occupi anche di scrittura e preferisco sia così. Le persone che mi stanno vicine raramente hanno avuto una reazione serena di fronte a questa mia passione.

Se potessi parlare con la te stessa del passato, quanto indietro andresti e cosa le diresti? Direi alla mia parte bambina di non rinunciare a se stessa.

Spesso nella scrittura c’è un’impronta che ci distingue dalla “massa”. Nella tua quale pensi sia? Credo sia l’aspetto onirico, onnipresente in ciò che creo, e il tema della morte, argomento a cui dedico molto spazio di riflessione e ricerca.

Quello che hai scritto fino a oggi, ha un filo conduttore? Cosa accomuna tutte le tue opere? I tre romanzi che ho pubblicato compongono una trilogia. È un percorso di crescita, di trasformazione, di accettazione del proprio destino.

Dopo aver pubblicato Tre Lacrime d’Oro, che progetti hai? Sto lavorando a un nuovo progetto. Sarà un ulteriore ampliamento del mondo che ho inventato, ma con una trama volutamente slegata dalla trilogia.

Sei una lettrice? Quali generi prediligi? Sono una lettrice accanita, scrivo perché leggo. Mi piacciono i romanzi con una componente fantastica e surreale, ma leggo qualsiasi cosa, purché la trama sia interessante e non omologata.

C’è un libro che rileggeresti mille volte? Orgoglio e Pregiudizio, Dell’Amore e di altri Demoni, Queste Oscure Materie, 1Q84

Ti viene chiesto di incoraggiare un autore a diventare self… cosa gli diresti? Il self è un’ottima via, basta saperla percorrere con serietà. Ci sono molti servizi gratuiti o quasi che ti saranno di grande aiuto. L’unica cosa sulla quale non risparmiare è l’editing. Cerca una persona competente e onesta nel suo lavoro, è il miglior investimento che tu possa fare sul tuo futuro di autore.

Un argomento spinoso attuale è l’uso di uno pseudonimo per pubblicare un genere diverso. Tu lo faresti? Per ora non mi sono mai posta il problema, però ogni tanto ho pensato che se i miei romanzi fossero stati pubblicati con uno pseudonimo esotico avrebbero avuto maggiori possibilità.

Hai trovato la leggendaria Lampada Magica. Quali sono i tuoi tre desideri? La pace per il mondo (fa molto Miss Italia), salute per i miei cari, tante storie da raccontare.

Che rapporto hai con gli animali? Vivo con il perenne desiderio di ficcare il naso nella pelliccia di qualsiasi bestia (ho risposto?)

Adesso parliamo un po’ del tuo libro:

Titolo: Tre Lacrime d’Oro

Genere: Fantasy onirico

Pagine: 400

Formato: digitale e cartaceo

Dove lo si può acquistare (links): https://www.amazon.it/Lacrime-dOro-sono-Lunar-Vol-ebook/dp/B072LWF2W6/ref=pd_sim_351_2?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=NSMDESH60QPY1EGFCD0Q

http://www.dark-zone.it/prodotto/trelacrimedoro/

 

Dicci in non più di dieci righe di cosa parla. Tre Lacrime d’Oro è il viaggio conclusivo della mia protagonista, Lunar. È il disvelamento del segreto che serpeggia in tutta la trilogia. È un’avventura mozzafiato, un percorso di guarigione. Lunar deve trovare un antico libro, depositario di un segreto, che si trova al centro di un Labirinto. Per farlo dovrà recarsi nel Mondo Ctonio, il luogo dell’inconscio.

Com’è nata l’idea che ha dato vita a Tre Lacrime d’Oro? È l’ultimo episodio della trilogia. La sua ideazione è legata alla conclusione del primo volume, quando ho capito che la storia non si sarebbe conclusa del tutto. Avevo bisogno di un finale che fosse il coronamento del percorso della mia protagonista.

Com’è nato il titolo? I romanzi delle trilogia hanno sempre un numero al loro interno. Un numero decrescente, perché l’idea è avvicinarsi all’Uno. Quindi abbiamo il dodici, il sei e alla fine il tre, che è il numero che trascende l’uno e il due, il numero della perfezione.

Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro e, come pensi che questa storia possa cambiare il mondo e le persone? Domanda impegnativa. Credo dovrebbero leggerlo, se hanno voglia di qualcosa di nuovo (è l’unica cosa sulla quale mi sento tranquilla circa ciò che scrivo). Non so se possa cambiare in qualche modo il mondo, ma certamente propone un viaggio introspettivo molto articolato. Credo che il fantasy possa essere usato per indagare la nostra realtà, anziché fuggirla. Forse non cambierà qualcosa, ma avrà aggiunto un pizzico di magia e di follia al quotidiano.

È il tuo libro di esordio o hai già pubblicato qualcos’altro? E’ il mio terzo romanzo. Gli altri due sono: Dodici Porte e Sei Pietre Bianche.

Perché proprio il genere fantasy? Non l’ho scelto a priori. Avevo una storia da raccontare, il fatto che si avvicini di più al genere fantasy è puramente una questione di catalogazione. In realtà, ci sono molti elementi che si discostano da ciò che comunemente si incontra nel fantasy.

Il personaggio principale di Tre Lacrime d’Oro è ? È un essere umano o una creatura fantastica? Descrivicelo con 3 aggettivi. Il personaggio principale è Lunar, è una ragazza. Introspettiva, coraggiosa, mistica.

Durante la trama di consuetudine che il protagonista evolva. Se lo fa, in che modo avviene? Avviene con l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità e del proprio destino.

Vive una storia d’amore? C’è una storia d’amore e ce ne sono altre di contorno, ma non è il tema centrale della trilogia. L’amore è la spinta iniziale, il fulcro di tutto è la crescita, così credo sia anche nella vita.

Se si svegliasse animale (o se è un animale se si svegliasse uomo) cosa sarebbe e come reagirebbe? Se si svegliasse animale, Lunar sarebbe un lupo grigio e ne sarebbe felice.

Quale sarebbe la prima cosa che ti direbbe se vi incontraste faccia a faccia? Spero mi ringrazierebbe per averle regalato una vita avventurosa…

Perché hai scelto di ambientare la tua storia proprio nell’Ovoide delle Dimensioni? L’Ovoide delle Dimensioni è un luogo complesso, la rappresentazione della nostra mente. Dato il percorso che intendevo proporre alla mia protagonista, non c’era luogo migliore in cui far sviluppare la storia. [allego mappa qui sotto]

Secondo te, parlando di libri fantasy, quando incide la creazione di un mondo nuovo in una storia? Dipende dalla storia. Se si inventa un mondo nuovo, si deve essere consapevoli della complessità del progetto. Bisogna aver chiara l’ambientazione, perché il rischio di incongruenze diventa alto. Inoltre, anche se parliamo di fantasy, l’ambientazione deve essere credibile.

19848890_1997079683860243_995347127_n

Oltre a scrivere, ti sei cimentata nella promozione da sola? Hai fatto il book trailer, delle immagini con degli estratti, delle card o un blog tour? Sì, mi sono cimentata e mi cimento quotidianamente nella promozione, e non è facile. Fortunatamente ho una casa editrice molto attiva in tal senso. Da parte mia creo delle card, cerco immagini accattivanti che rappresentino il mio stile. Per i book trailer e la realizzazione di illustrazioni mi sono affidata a dei professionisti.

Se ti venisse offerto un servizio di promozione del tuo libro, cosa vorresti che fosse? Recensioni, recensioni, recensioni! Sono difficilissime da reperire. Non importa che siano necessariamente positive, purché siano oneste e costruttive.

Oltre alla te scrittrice c’è un’altra forma d’arte che ti ispira? Suoni, dipingi? Allora…suono il flauto traverso, ma si tratta soprattutto di una tortura ai danni dello strumento. Mi piace disegnare e non aver potuto imparare a farlo bene è uno dei miei più grandi rimpianti, ma non è detto… E poi creo delle sculture di gasbeton…una vera chicca!

Hai un blog? Se sì ti va di dirci dove e di cosa tratta? Sì, ho un blog nel quale intervisto colleghi autori, blogger e illustratori. Ho creato questa rubrica che si chiama I don’t sleep, I dream nella quale pubblico le mie interviste oniriche, chiacchierate a partire da un sogno.

Sei una rilettrice di bozze/editor/revisore? No, e non mi azzarderei mai a farlo. Per svolgere questo tipo di lavoro ci vuole una grande preparazione.

E-book o Cartaceo? Una volta era solo cartaceo, ora leggo indifferentemente uno o l’altro.

Hai qualche rito particolare che fai prima di iniziare a scrivere, ad esempio ascolti della musica? Prima di scrivere mi metto a fare delle cose inutili vicino al computer, sostanzialmente prendo tempo. Per me la scrittura è un’esperienza sublime e terrorizzante allo stesso tempo, perché ho sempre il timore di scrivere delle stupidaggini.

Come è nata la cover? Le nuove cover delle trilogia sono state realizzate da Livia De Simone. L’idea era creare tre immagini che dialogassero tra loro componendo un’unica figura. E’ stato un lavoro di équipe tra me, Livia e Francesca Pace (la responsabile della mia casa editrice).

– Ti va di regalarci qualche notizia sulla tua prossima pubblicazione? Il titolo sarà probabilmente: Jerome La Crus, il Mezzovivo. Il mio protagonista dovrà guadagnarsi un posto nella vita, letteralmente, e per farlo dovrà sconfiggere la Paura.

Condividi con noi una frase, che convinca anche il lettore più reticente ad acquistare il tuo libro….

“Lunar aveva spento tutte le candele e nella stanza era rimasta solo la luce del sole notturno, una stella dalle sfumature rosse. Sky si era accovacciato lì vicino e teneva gli occhi chiusi. Si sedette al centro del tappeto e sfilò dal collo il sacchetto che conteneva le tre lacrime d’oro, disponendole con delicatezza davanti a sé. Era giunto il momento di vedere cosa le riservasse il futuro. “

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015