Intervista #20 – Alice Origone

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Benvenuti visitatori de “L’isola di Skye” nella rubrica del VENERDI. #venerdìintervista. Oggi conosciamo e parliamo con una nostra nuova amica che ci parla di un’ alice un po’ particolare.

Ciao Alice, benvenuta sull’Isola di Skye. Grazie per averci dato l’occasione di conoscerti e porgerti qualche domanda. Iniziamo dalle domande di rito…

 

– Chi sei?- Cristina Origone e mi piacerebbe dire “scrittrice” ma per vivere faccio tutt’altro.

– Quando te lo si chiede tu dai una risposta standard. Se dovessi osare, che cosa risponderesti a noi?- Sono una persona tormentata e uso l’ironia per nascondere una lieve malinconia. E poi ho una doppia vita, come il Dottor Jekyll…

– La tua paura più grande in questo momento qual è?- Ne ho tantissime! La più grande, fra le tante, la paura di non essere amata. 

– Descrivi te stesso attraverso:

un colore: nero (e anche rosso)

un profumo: lavanda

un fiore: margherita

un animale: gatto

un luogo: Lanzarote

un libro: Casa di bambola di Ibsen

una canzone: Quello che le donne non dicono

– Ti è mai capitato di attraversare un periodo in cui ti sentivi smarrita? Come hai fatto a superarlo? Sì, mi capita spesso e supero i momenti difficili, scrivendo. La scrittura mi aiuta sempre.

– La tua vita reale, il tuo lavoro, i tuoi passatemi e la tua famiglia come influiscono sulla tua scrittura? Totalmente, soprattutto la mia famiglia.

– Chi ti sta intorno conosce questo tuo lato? Come si approcciano con la te scrittrice? Non ho molti amici e quei pochi che ho, sanno che scrivo e mi incoraggiano sempre.

– Se potessi parlare con la te stessa del passato, quanto indietro andresti e cosa le diresti? Bella domanda! Mi piacerebbe tornare indietro di quindici anni e sicuramente mi direi di affrontare certe situazioni in modo più leggero e senza ansie o paranoie. L’ansia non serve a nulla.

– Spesso nella scrittura c’è un’impronta che ci distingue dalla “massa”. Nella tua quale pensi sia? Non so se c’è un’impronta che mi distingue dalla massa, so solo che i miei personaggi sono sempre sopra le righe.  

– Quello che hai scritto fino a oggi, ha un filo conduttore? Cosa accomuna tutte le tue opere? Scrivo diversi generi, però c’è un filo conduttore che accomuna le mie opere ed è questo: sono libri doppi, spesso con due storie o proprio divisi in due parti. E negli ultimi libri, sicuramente la famiglia e quanto siano complicati, e a volte ingestibili, i rapporti genitori/figli.

– Dopo aver pubblicato Alice a testa in giù, che progetti hai? Sto finendo di scrivere un libro insieme a due autrici.

– Sei una lettrice? Quali generi prediligi? Sì, leggo moltissimo e mi piace leggere thriller, noir, gialli, horror e storie crude, forti, possibilmente senza lieto fine. Ma ogni tanto leggo anche libri divertenti, mi piacciono le storie ironiche dove le donne sono protagoniste.

– C’è un libro che rileggeresti mille volte? La camera azzurra di Simenon.

– Ti viene chiesto di incoraggiare un autore a diventare self… cosa gli diresti? Sono favorevole al self. Anch’io quest’anno ho auto pubblicato un e-book su Amazon. Trovo il self publishing un’ottima alternativa all’editoria a pagamento (che non dovrebbe esistere) e anche ai piccoli editori. È l’unico strumento che ti permette di pubblicare in totale libertà. Da qualche mese ho aperto, insieme a Matteo Monforte, una pagina su facebook e ho ha chiesto ad autori, scrittori, giornalisti, editori la loro opinion sul self. Ci sono ottimi consigli, se qualcuno vuole leggerli: (https://www.facebook.com/Scrittori-Autonomi-Indipendenti-SAI-998769216843948/)

Io, l’unico consiglio che posso dare, è quello di curare il proprio lavoro prima di pubblicarlo. Se non si riesce da soli, è meglio affidarsi a un editor competente. [un consiglio saggissimo!]

– Hai trovato la leggendaria Lampada Magica. Quali sono i tuoi tre desideri? Vorrei che il genio della lampada esaudisse un solo desiderio: che la scrittura diventasse la mia professione. Gli altri due desideri, li lascerei alle persone che amo.

– Che rapporto hai con gli animali? Li adoro, ho sempre vissuto con i gatti. Ho un micio che ha 10 anni.

Parliamo adesso un po’ del tuo libro…

Titolo: Alice a testa in giù

Genere: Narrativa/thriller

Pagine: 146

Formato: ebook

Dove lo si può acquistare (links): http://delos.digital/9788865306710/alice-a-testa-in-giu oppure su Amazon [ovviamente!]

– Dicci in non più di dieci righe di cosa parla.

Un libro, due storie: Alice, 25 anni, slang, sesso e cocaina. Amici sballati e famiglie disgregate. Mia, 16 anni, introversa, emarginata e senza amici. Non si conoscono, una pistola compare in entrambe le storie e unisce la vita delle due ragazze.

Alice vuole allontanarsi dal suo quartiere, periferia di Genova, dove criminalità e illegalità sono all’ordine del giorno, mentre Mia, proveniente da un piccolo borgo della Brianza, a causa di una violenza rimane incinta e vuole fuggire da una situazione di oppressione.

Alice simboleggia una situazione giovanile alquanto realistica, dove si lotta per una vita migliore, e ha dei comportamenti a volte adolescenziali, mentre Mia è un’adolescente che desidera essere adulta, autonoma e responsabile. Soltanto all’inizio sembra essere l’esatto contrario di Alice, invece, si scoprirà che entrambe le ragazze hanno tratti in comune, dati non solo da una pistola, ma anche da una situazione di sofferenza da cui vogliono fuggire.  

– Com’è nata l’idea che ha dato vita ad Alice a testa in giù? Mi sono ispirata a una storia vera e alla mia famiglia imperfetta.

– Com’è nato un titolo così particolare? Era l’unico possibile per questa storia perché il titolo è parte integrante della storia.  

– Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro e, come pensi che questa storia possa cambiare il mondo e le persone? Non penso che il mio libro possa cambiare nessuno, spero solo che possa far riflettere su quanto è importante la famiglia e quanto influenzi le nostre vite. Nel bene e nel male.

– È il tuo libro di esordio o hai già pubblicato qualcos’altro? (se non è il primo dicci quali sono gli altri) Non è il mio libro di esordio. Il primo libro l’ho pubblicato nel 2003 (ho una certa età…) Vi dico il titolo del libro che ho auto pubblicato prima di questo: Tutto brucia tranne te.

– Il personaggio principale di Alice a testa in giù è ? È un essere umano o una creatura fantastica? Descrivicelo con 3 aggettivi. I personaggi principali sono due, Mia e Alice, e sono essere umani. Alice è impulsiva, sballata e coraggiosa; Mia è introversa, emarginata e disperata.

– Durante la trama di consuetudine che il protagonista evolva. Se lo fa, in che modo avviene? Entrambe le protagoniste camminano sul filo del rasoio, fra normalità e trasgressione, fra lucidità e follia e durante questo percorso, per entrambe ci sarà una serie di eventi che le porterà in qualche modo a ritrovare se stesse. Per Alice, occuparsi di sua sorella minore (e dei guai in cui si è cacciata), l’aiuterà a crescere e ad accettare una realtà da cui ha sempre voluto fuggire. Per Mia, la violenza subita e la scoperta di alcuni segreti familiari, l’aiuterà a ritrovare le proprie radici e capire molte cose della sua personalità.

– Vive una storia d’amore? Con chi? Alice ritorna a Genova dopo due anni passati a Londra. La sua vita sentimentale è un po’ incasinata e ha una storia con un ragazzo che si chiama Mirko, ma Alice non si definisce una “tipa romantica” che crede nell’amore. Mia non ha mai avuto una storia d’amore, lei si limita a sognarla.

– Se una mattina lui/lei si svegliasse del sesso opposto quale sarebbe la prima cosa che farebbe? Oddio, non saprei!

– Se si svegliasse animale (o se è un animale se si svegliasse uomo) cosa sarebbe e come reagirebbe? Alice sarebbe un cane e Mia un gatto.

– Quale sarebbe la prima cosa che ti direbbe se vi incontraste faccia a faccia? Ci abbracciamo senza parlare.

– Perché hai scelto di ambientare la tua storia proprio a Genova? Perché è la città in cui vivo e mi piaceva l’idea di creare un quartiere che non esiste, prendendo spunto da alcuni quartieri popolari genovesi.

– Oltre a scrivere Alice a testa in giù, ti sei cimentata in altre forme. Hai fatto il book trailer, delle immagini con degli estratti, cartine, etc… Sì, ho realizzato il booktrailer e alcune immagini.

Oltre alla te scrittrice c’è un’altra forma d’arte che ti ispira? Suoni, dipingi…? Una vita fa, disegnavo. Ho frequentato la Scuola Chiavarese del Fumetto ma ho sempre preferito scrivere.

– Hai un blog? Se sì ti va di dirci dove e di cosa tratta? No, ho solo delle pagine su facebook.

– Sei una rilettrice di bozze/editor/revisore? No, però ho due amici con cui ci scambiamo i nostri libri dopo averli scritti e cerchiamo di aiutarci. A me aiutano tanto, li adoro.

– E-book o Cartaceo? E-book

– Su cosa sei solita scrivere? (sito on line, programma per pc, carta, pergamena…) Sul pc e se sono fuori casa, scrivo sul cellulare, nelle note.

– Come è nata la cover? L’ho scelta insieme all’editore.

– Ti va di regalarci qualche notizia sulla tua prossima pubblicazione? Pubblicherò sempre per Delos Digital due e-book: Come tenersi un uomo per più di 6 mesi e Come tenersi una donna per più di 6 mesi, scritti con Gabriella Saracco. La versione cartacea era già stata pubblicata nel 2009 e sono due manuali semiseri di sopravvivenza per la coppia. Sono due libri divertenti capaci di cogliere il senso dei dettagli e pieno di consigli preziosi per la donna (e l’uomo) che sa ridere di sé e dei suoi difetti, e vuole tenersi un uomo (o una donna) per più di 6 mesi. 

– Condividi con noi una frase, che convinca anche il lettore più reticente ad acquistare il tuo libro….  Vi lascio un estratto della parte di Mia.

“A mia madre non va mai bene niente di quello che faccio, è convinta che io sia una buona a nulla, non mi incoraggia e non mi premia. È sempre stato così. Lei non abita con me, io vivo con mia nonna paterna. Lei è stata con noi per i primi due anni della mia vita. È mia nonna che mi ha consigliato di parlarle del bambino. Nemmeno a lei ho raccontato come sono rimasta incinta.”

 

Anche per questa volta è tutto, ma voi lettori potete rivolgere domande a Alice se volete! RINGRAZIAMO tantissimo la nostra nuova amica per questa favolosa intervista e  per averci concesso il suo tempo. Vi consigliamo vivamente di cercare il suo romanzo (e anche gli altri) e di leggerlo! Io vi do appuntamento a venerdì prossimo!

Vuoi partecipare anche tu al #venerdìintervista? Contattami mandandomi un messaggio privato, con una mail a martina_federica@hotmial.it (specifica nell’oggetto chi sei e cosa vuoi) o in un commento. Il Mercoledì metterò l’anteprima del TUO romanzo e il venerdì l’intervista.

 

 

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015