Intervista #12 – Laura Rocca

13082552_271312056539662_4217017404548982004_n

Benvenuti visitatori de “L’isola di Skye” nella nuova rubrica del VENERDI. #venerdìintervista. Oggi conosciamo e parliamo con Laura! Favolosa e fantastica blogger e scrittrice di fantasy e storico.

Ciao Laura, benvenuta sull’Isola di Skye. Grazie per averci dato l’occasione di conoscerti e porgerti qualche domanda. Iniziamo dalle domande di rito…

– Chi sei? Sono Laura Rocca, o Lex

– Quando te lo si chiede tu dai una risposta standard. Se dovessi osare, che cosa risponderesti a noi? Se dovessi osare e peccare di presunzione risponderei che sono una scrittrice.

– La tua paura più grande in questo momento qual è? A breve uscirà il seguito del mio primo libro, non mi sarei mai e poi mai aspettata il ritorno di vendite che ha avuto, né che dopo quasi un anno fosse ancora tra i primi 20 fantasy YA (Young Adult) di Amazon, quindi, visto il numero di lettori, i loro pareri e le loro aspettative, ho il terrore di deluderli con il seguito. Il primo era un salto nel buio e avevo paura, con questo ne ho il doppio.

 Descrivi te stesso attraverso:

un colore: verde smeraldo

un profumo: J’adore di Dior

un fiore: Orchidea

un animale: Furetto

un luogo: Londra

un libro: Non ce la faccio, mi sento rappresentata da cose diverse in momenti diversi, è troppo assoluto sceglierne uno.

una canzone: Come sopra. [peccato niente musica questa volta!]

– Ti è mai capitato di attraversare un periodo in cui ti sentivi smarrita? Come hai fatto a superarlo? Smarrita mai, depressa sì molto, è accaduto quando andavo alle medie ed ero vittima di bullismo. L’ho superato scrivendo ed è da allora che lo faccio. 

La tua vita reale, il tuo lavoro, i tuoi passatemi e la tua famiglia come influiscono sulla tua scrittura? Influiscono molto, soprattutto il lavoro. Non voglio lamentarmi, anzi ringrazio il cielo tutti i giorni di avere un lavoro, ma vorrei che il mio lavoro fosse la scrittura e mi piacerebbe poter dedicare quelle otto ore al giorno solo a quello. Ho un padre anziano malato, ha recentemente avuto un’ischemia celebrale e cerco di aiutare anche mia madre, pur non vivendo a casa, inoltre convivo e ho 3 furetti di cui prendermi cura. Il tempo che mi rimane per scrivere è molto poco, di solito mi ci dedico la sera e nel fine settimana. Passatempi???? Cosa sono?? Non ne ho, mi capita di fare qualcosa di diverso molto sporadicamente, il mio tempo libero da impegni affettivi e lavorativi è dedicato esclusivamente alla realizzazione del mio sogno, senza sacrifici non si va da nessuna parte. [come ti capiamo… p.s. auguriamo una rapida guarigione per il tuo papà, naturalmente!]

– Chi ti sta intorno conosce questo tuo lato? Come si approcciano con la te scrittrice? Ovviamente lo conoscono, soprattutto il mio compagno che sopporta le “mie assenze dalla vita”. Quando scrivo sono presente nella stanza ma è come se non esistessi. Molti miei colleghi a lavorare lo hanno letto e si sono complimentati, la cosa mi ha reso molto felice e ne sono molto incuriositi. Tra gli amici c’è un po’ di tutto: curiosi, disinteressati, invidiosi, ecc.

– Se potessi parlare con la te stessa del passato, quanto indietro andresti e cosa le diresti? Andrei indietro di più di 20 anni e le direi di impuntarsi con i genitori per fare il liceo classico.

– Spesso nella scrittura c’è un’impronta che ci distingue dalla “massa”. Nella tua quale pensi sia? Trasmettere immagini molto vivide sia di luoghi che emozioni. Il 90% delle persone che hanno letto il mio libro mi hanno detto questo, il commento più comune era: “sembra di vedere un film che si svolge nella mia testa”. [uh, che bello!]

– Quello che hai scritto fino a oggi, ha un filo conduttore? Cosa accomuna tutte le tue opere? I miei libri hanno tutti un filo conduttore perché fanno parte di una saga: Le cronistorie degli elementi. Su Amazon sono già disponibili “Il mondo che non vedi” e “Aidan”. A breve uscirà “Il Regno dell’Aria”.

Ho inoltre pubblicato un romanzo rosa storico a puntate sul blog e su wattpad. Ha a che vedere con la mia passione per l’epoca vittoriana, ma non lo considero un libro, non ci ho mai fatto editing né studiato particolarmente sopra, era più che altro un terreno neutro per approcciarmi con i lettori e capire se apprezzavano il mio stile narrativo. [Sappi che l’abbiamo letto tutto e non siamo dello stesso parere]

– Dopo aver pubblicato Il mondo che non vedi, che progetti hai? Di continuare a pubblicare tutti i libri che completano la saga.

– Sei una lettrice? Quali generi prediligi?  Sì leggo moltissimo e di quasi tutti i generi. No deciso a: horror, e cose pesanti tipo “il triste destino dell’uomo”. La lettura mi serve per vagare con la mente ed estraniarmi dalla realtà, faccio già di mio conto riflessioni abbastanza pesanti, se devo anche andarle a cercare in un libro è la volta che compro un revolver.

– C’è un libro che rileggeresti mille volte? Più di uno.

– Ti viene chiesto di incoraggiare un autore a diventare self… cosa gli diresti? Che è meglio fare da soli che affidarsi alle piccole CE. Purtroppo, per quanto molto poche siano serie, ci sono tantissimi svantaggi. In primo luogo il costo del file ad esempio. Se come self puoi metterlo a 0.99 cents e incoraggiare i lettori a comprarti, spesso, con le CE sconosciute magari vengono messi libri di 60 paginette a 4.99, risultato: nessuno li compra.

– Hai trovato la leggendaria Lampada Magica. Quali sono i tuoi tre desideri? Essere magra per sempre potendo mangiare ciò che voglio. Diventare una scrittrice di fama mondiale e poter vivere solo di quello. Comprare una casa enorme fuori città dove ci siano anche la piscina e il camino e dove vivrò con il mio futuro marito.

– Che rapporto hai con gli animali? Molto intenso. [direi che i tre furetti ringraziano :d]

 

Parliamo adesso un po’ del tuo libro…

Titolo: Il mondo che non vedi

Genere: Urban fantasy/paranormal romance

Pagine:644

Formato: Kindle, presto anche cartaceo

Dove lo si può acquistare (links): https://www.amazon.it/mondo-vedi-Cronistorie-degli-Elementi-ebook/dp/B010GSPC58 

– Dicci in non più di dieci righe di cosa parla.

Celine, diciottenne timida e schiva, dopo la morte dei genitori adottivi accetta l’ospitalità del suo migliore amico Matteo e diventa la sua ragazza, ma il destino ha in serbo altro per lei…  Nonostante il carattere mite si sente sempre rifiutata e il suo malessere raggiunge l’apice a causa di un ingiusto licenziamento. La rabbia scatenata dall’ennesimo sopruso risveglia in lei strane sensazioni: per sfuggire alla confusione cittadina si rifugia nella sua vecchia casa e lì la tristezza l’assale. Il meraviglioso giardino dei suoi ricordi è ormai arido. Piangendo poggia la mano sulla terra spoglia causando qualcosa di inimmaginabile: un’energia sconosciuta fuoriesce dal suo corpo e tutto riprende vita lasciandola incredula e spaventata. In poche ore la sua esistenza sarà stravolta e il suo cammino s’incrocerà con quello di Aidan, colui che la introdurrà nel mondo dei Custodi degli Elementi.
Molte domande esigeranno risposte, tante saranno le prove da affrontare poiché la strada da percorrere è lunga e tortuosa. Che cosa sceglierà di fare? Accetterà un destino imposto o sceglierà l’amore? Prediligerà se stessa o si sacrificherà per il bene di tutti?

– Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro e, come pensi che questa storia possa cambiare il mondo e le persone? La stessa risposta vale per entrambe le domande. Penso che le persone dovrebbero leggere il mio libro per regalarsi una parentesi d’evasione e concedersi il diritto di sognare, di abbandonare per qualche ora la loro poltrona e perdersi in un mondo meraviglioso.  Non ho la presunzione di aver creato un’opera che possa migliorare o cambiare il mondo, ma nella vita di ognuno dei lettori potrebbe compiere il “piccolo miracolo” sopra citato e regalare loro per qualche tempo un mondo diverso.

– È il tuo libro di esordio o hai già pubblicato qualcos’altro?  E’ il mio libro d’esordio.

– Perché proprio il genere fantasy?  I miei preferiti sono i thriller e i fantasy, ma per thriller intendo roba tosta, non i gialli. Era naturale che scrivendo la mia scelta cadesse su uno dei due generi. A mio parere per scrivere un buon thriller servono una miriade di conoscenze tecniche su autopsie, indagini investigative, nozioni legali ecc. Perché sia realistico ci sono cose che non si possono inventare di sana pianta, si deve sapere di cosa si sta parlando. Non apprezzo i thriller all’acqua di rose e di conseguenza non ne avrei mai scritto uno di quel tipo, allora ho puntato sul fantasy dove invece avrei potuto inventare ogni singolo dettaglio. Può sembrare più facile da un lato, non dovendosi attenere alla realtà, ma inventare ogni singolo dettaglio, legge e usanze di un mondo non è poi così semplice, ok inventare, ma poi tutto deve quadrare e avere un senso logico.

 Il personaggio principale di Il mondo che non vedi è ? È un essere umano o una creatura fantastica? E’ un essere umano. Celine è: testarda, generosa, giusta.

– Durante la trama di consuetudine che il protagonista evolva. Se lo fa, in che modo avviene? Celine cresce e scopre davvero cosa è in grado di fare, acquista sicurezza, viene messa di fronte a un’infinità di cose nuove che inizialmente la spaventano, ma poco per volta impara a trarre forza da se stessa e fare le sue scelte.

– Vive una storia d’amore? Con chi? Sì, con chi lo si scopre leggendo. [Naturalmente]

 Se una mattina lui/lei si svegliasse del sesso opposto quale sarebbe la prima cosa che farebbe? E’ un’ipotesi che sinceramente non ho mai contemplato e non riesco a contemplare.

 Se si svegliasse animale (o se è un animale se si svegliasse uomo) cosa sarebbe e come reagirebbe? Se si svegliasse animale penserebbe di aver sviluppato poteri da illusionista senza saperlo. (Alcuni miei personaggi appartengono alla categoria degli illusionisti e possono plasmare la materia e assumere altri aspetti).

– Quale sarebbe la prima cosa che ti direbbe se vi incontraste faccia a faccia? «Mai un attimo di pace eh?»

– Perché hai scelto di ambientare la tua storia proprio a Venezia/Highlands? Perché amo moltissimo Venezia, è una città dove si respirano altri tempi. Per la Scozia vale lo stesso, è una terra meravigliosa e ricca di verde e dovendo scegliere dove creare il mio mondo non ho avuto esitazioni.

– Secondo te, parlando di libri fantasy, quando incide la creazione di un mondo nuovo in una storia? Incide moltissimo.

– Oltre a scrivere Il mondo che non vedi, ti sei cimentata in altre forme. Hai fatto il book trailer, delle immagini con degli estratti, cartine, etc… Sì, del mio libro ho realizzato da sola il booktrailer, ho creato un sito web ed anche per Aidan.

– Quando ti sei fatta aiutare da chi ti circondava per vedere realizzato il tutto? Ho fatto praticamente tutto da sola, non mi ha aiutato nessuno. Per la cover ho pagato una grafica, sia per la precedente che per la nuova, ma si tratta comunque di idee mie, scelgo ogni singolo pezzo delle copertine. Per le mappe presenti nei libri il merito della realizzazione va a Belial del blog La Corte, mentre i disegni del bacio tra Aidan e Celine sono un regalo di Shioren. Tutto il resto: editing, realizzazione sito, booktrailer, immagini con estratti ecc sono stati fatti da me soltanto.

– E-book o Cartaceo? Ebook

– Su cosa sei solita scrivere? (sito on line, programma per pc, carta, pergamena…) Word

– Come è nata la cover? L’ho pensata in ogni singolo dettaglio e commissionata alla grafica che ha seguito in maniera precisa le mie indicazioni.

– Ti va di regalarci qualche notizia sulla tua prossima pubblicazione? Il Regno dell’Aria è il seguito di Il mondo che non vedi. I Custodi si sposteranno in uno dei Quattro Regni e dovranno indagare sui mali che affliggono il luogo e riuscire a scoprire dov’è finita la Lama D’Aria, una delle loro quattro Armi Sacre.

– Condividi con noi una frase, che convinca anche il lettore più reticente ad acquistare il tuo libro…. 

“Due anime che si cercano, si completano hanno bisogno l’una dell’altra.
Una storia che si scontra con un ostacolo insormontabile, qualcosa che è più grande e importante dell’egoismo personale, qualcosa da cui dipende la salvezza del mondo. Cosa faresti, se ti accorgessi che il tuo cuore batte per la prima volta e scoprissi di doverci rinunciare?
Riusciresti a far vincere l’integrità a discapito dell’amore? Riusciresti a mettere da parte ciò che sei e desideri per un bene più grande?
Solo conoscendo Celine e la sua storia potrai scoprire la sua scelta, e la tua quale sarebbe stata?”

Per ora è tutto!RINGRAZIAMO tantissimo Laura per questa intervista e per averci concesso il suo tempo. Vi consigliamo vivamente di cercare i suoi romanzi su Amazon! Io vi do appuntamento a venerdì prossimo con una nuova coppia di interviste.

Vuoi partecipare anche tu al #venerdìintervista? Contattami mandandomi un messaggio privato, con una mail a martina_federica@hotmial.it (specifica nell’oggetto chi sei e cosa vuoi) o in un commento. il Mercoledì metterò l’anteprima del TUO romanzo e il venerdì l’intervista.

 

 

 

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015

Una risposta a “Intervista #12 – Laura Rocca”

I commenti sono chiusi.