COVER REVEALED – VALENTINA PIAZZA

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In questo post ospitiamo il ritorno sulle scene di una delle nostre amiche autrici di romance, una che ha bisogno di pochissime presentazioni, tale è vasta la sua presenza sui social e la sua simpatia.

VALENTINA PIAZZA

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MANTICORA

TITOLO: MANTICORA -Vendetta di ghiaccio

AUTRICE: Valentina Piazza

GENERE: Romantic Suspence – Autoconclusivo

DATA DI USCITA: 18 SETTEMBRE

PREZZO Ebook: 1,90

SINOSSI: Vasil’ko Volkov, detto Manticora, è il sicario più letale di tutta la Russia, un uomo che può resistere a ogni cosa, un lupo solitario che non teme né il freddo né le privazioni.
Cora era una brava ragazza, ma non lo è più, ora il suo cuore vuole solo la vendetta. L’anima della giovane, un tempo pura come la neve, è stata avvelenata dalla distruzione della sua famiglia e urla di rabbia e dolore.
Fuggita a Noril’sk in cerca di Volkov, unirà la sua vita a quella del lupo, ma presto si scoprirà legata a quest’uomo forte e imprevedibile. Spinti allo stremo delle forze, immersi nei ghiacci siberiani, Vasil’ko e Cora mischieranno i corpi e i destini, fino a sovvertire la loro stessa natura.
L’amore che legherà Vasil’ko a Cora dovrà essere più forte della trappola infernale in cui sono obbligati a vivere, più tenace della vendetta e più potente dei nemici che saranno costretti ad affrontare.

ESTRATTO:

Tornai sui miei passi, fino a entrare nella camera di Vasil’ko, schiusi l’uscio e mi avvicinai al suo letto.
Dormiva profondamente, non aveva chiuso le tende né serrato gli scuri, e la stessa luce che riluceva in cucina brillava nella stanza.
Mi avvicinai ancora, silenziosa come un serpente, il coltello in mano.
Era bello il mio Vasil’ko, steso tra le coperte, la pelle celata solo da una maglia scura. Mio, mi piaceva come suonava… Chissà se anche lui si sentiva così quando diceva che ero la sua bambina.
Osservai il viso ombreggiato dalla barba e i capelli troppo lunghi che avrei voluto toccare.
Avvicinai il coltello alla sua gola. «Sei morto, caro Vasil’ko» gli sussurrai all’orecchio e vidi gli occhi grigi da lupo aprirsi di scatto.
Ridacchiai.
«Ho vinto io, stanotte.» Con le labbra sfiorai il lobo delicato e vidi il suo sguardo incupirsi, provò ad alzarsi ma non scostai la lama.
«Hai vinto tu, bambina…»
Ridacchiai di nuovo poi, dopo aver spostato l’arma, con la punta della lingua accarezzai il suo collo, proprio dove spiccava un segno rosso.
Ebbi il piacere di sentirlo trattenere il fiato, restava lì sdraiato anche se non era più sotto minaccia e fui tentata di assaggiarlo di nuovo.
I capelli mi ricadevano di fronte agli occhi e lui allungò una mano, scostandoli.
«Insolita…»
Sorrisi, non l’aveva detto con accusa o ironia, ma con affetto. In quelle poche sillabe erano racchiuse molte parole non dette.
«Ho capito perché lo hai fatto. Ora non temo più questo freddo assurdo» sussurrai. Studiavo il suo viso, registrandone i particolari: la piccola cicatrice vicino allo zigomo sinistro, il minuscolo neo sopra al sopracciglio destro, le pagliuzze scure che danzavano nelle iridi. Memorizzai ogni cosa.
«Ce la faremo» mormorai.

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015