Intervista #23 – Francesca R. Moretti

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Benvenuti visitatori de “L’isola di Skye” nella rubrica del VENERDI. #venerdìintervista. Oggi conosciamo e parliamo con una nostra amica speciale, che attraverso le pagine del suo romanzo ci racconta uno spaccato molto importante della nostra bella Italia!😉

Ciao Francesca, benvenuta sull’Isola di Skye. Grazie per averci dato l’occasione di conoscerti e porgerti qualche domanda. Iniziamo dalle domande di rito…

Chi sei? Ciao 🙂 Sono Francesca, una studentessa e “scrittrice” Torinese/Romana di ventun’anni
Quando te lo si chiede tu dai una risposta standard. Se dovessi osare, che cosa risponderesti a noi? Che sono una sognatrice, sia nel senso meno simpatico (mi perdo in un mondo tutto mio anche quando  non dovrei) sia in quello più poetico; ho tanti sogni per il mio presente e per il mio futuro, ma purtroppo non sempre mi metto d’impegno nel realizzarli. [Brava Francy così ti vogliamo!]
La tua paura più grande in questo momento qual è? Il fallimento
– Descrivi te stesso attraverso:

un colore: Rosa

un profumo: lavanda

un fiore: Margherita

un animale: Panda

un luogo: Roma

un libro: Nati due volte – G. Pontiggia

una canzone: Cosa avevi in mente – A. Venditti
Ti è mai capitato di attraversare un periodo in cui ti sentivi smarrita? Come hai fatto a superarlo? Assolutamente sì, è successo. Mi sono chiusa nelle mie passioni, e grazie a chi mi era intorno ho provato ad aprirmi verso coloro che mi amano e farmi aiutare a superare il momento.

 

La tua vita reale, il tuo lavoro, i tuoi passatemi e la tua famiglia come influiscono sulla tua scrittura? In tutti i modi possibili e immaginabili, cerco sempre, quando scrivo, di mischiare fatti reali ad altri di mia completa immaginazione senza però far capire il confine tra l’uno e l’altra. Ciò che vivo è la  mia prima fonte di ispirazione

 

Chi ti sta intorno conosce questo tuo lato? Come si approcciano con la te scrittrice? Non ho mai nascosto la mia passione, e fortunatamente sono molto incoraggiata.
Ci sono stati anche diversi “iettatori”, ma non erano persone a me vicine in senso affettivo, e sono spariti appena la vita mi ha permesso di allontanarmene. [Brutti cattivi!]

 

Se potessi parlare con la te stessa del passato, quanto indietro andresti e cosa le diresti? Andrei in terza media, le direi di riflettere bene sulla scelta della scuola superiore e di farsi forza, perché in ogni caso non sarebbe stato un bel periodo quello che le si stava per aprire davanti.

 

Spesso nella scrittura c’è un’impronta che ci distingue dalla “massa”. Nella tua quale pensi sia? Penso, purtroppo, la tendenza a scrivere frasi molto lunghe. Un’altra cosa, decisamente più positiva, è la passione per l’inserire la musica nelle storie, soprattutto musica italiana. Non ci sono storie che non abbiano brani, più o meno recenti, che le possano caratterizzare

 

Quello che hai scritto fino a oggi, ha un filo conduttore? Cosa accomuna tutte le tue opere? Direi l’ambientazione nella nostra bellissima Italia, all’incirca sempre in questo periodo o nel secondo dopoguerra, e l’assenza di elementi fantasy o fantascientifici.

–  Dopo aver pubblicato Qui dove non piove che progetti hai? Sto provando a finire almeno due delle millemila storie che ho in mente, ma purtroppo l’università mi ha sottratto tempo e forze. Attualmente vorrei solo recuperare il tempo per scrivere

 

Sei una lettrice? Quali generi prediligi? Sempre per via degli studi ultimamente leggo davvero poco, ma in generale mi divido tra la saggistica e la narrativa italiana contemporanea

 

C’è un libro che rileggeresti mille volte? Romanzo Criminale di De Cataldo, in assoluto il mio preferito

 

Ti viene chiesto di incoraggiare un autore a diventare self… cosa gli diresti? Di buttarsi, con la consapevolezza di doversi impegnare moltissimo non solo nella scrittura, ma anche nell’auto pubblicità. L’importante è iniziare il viaggio ed essere decisi a continuarlo.

 

Hai trovato la leggendaria Lampada Magica. Quali sono i tuoi tre desideri? Serenità, eterna, in famiglia. Risoluzione di qualche mia magagna di salute e l’essere sempre coraggiosa e determinata davanti ad ogni avvenimento, specialmente negativo, che mi si prospetta in futuro. [il secondo te lo auguriamo anche noi!]
– Che rapporto hai con gli animali? Mi piacciono molto, ad eccezione di insetti, ragni e serpenti di cui ho una paura folle! Da poco ho un cane, e non pensavo si potesse amare così tanto un pelosetto. [Salutiamolo questo amico a 4 zampe: CIAO ICE!]

Parliamo adesso un po’ del tuo libro…

Titolo: Qui dove non piove

Genere: Narrativa per ragazzi

Pagine: 238

Formato: cartaceo

Dove lo si può acquistare (links):http://www.ibs.it/code/9788899008314/moretti-francesca-r-/qui-dove-non.html

Dicci in non più di dieci righe di cosa parla.
È la storia di un gruppo di ragazzi nella Roma degli anni ’70. Sono ragazzi diversi per età e condizione sociale, accomunati però da un forte sentimento di amicizia. La loro storia, la normale storia di chi deve crescere, passare da bambino ad adolescente ed in fine ad adulto, si incontra e si scontra con la storia dell’Italia dell’epoca, dei suoi problemi e dei suoi drammi. Una storia nella Storia, insomma, a voler dire che nessuno di noi può dirsi estraneo al periodo storico e al luogo in cui è venuto al mondo.
Com’è nata l’idea che ha dato vita a Qui dove non piove? Dalla mia passione per il periodo storico e per la città di Roma. Volevo immaginarmi protagonista di quegli anni, ragazzina e poi donna in quell’Italia “pericolosa”,  e i personaggi hanno deciso di accontentarmi. Sì, penso siano loro a scegliere chi narrerà la loro storia, noi scrittori la scriviamo quasi sotto un’immaginaria “dettatura”
Com’è nato un titolo così particolare? È una frase del libro e, se non è spoiler lo dico, dà un po’ inizio a tutta la vicenda. [Puoi dirci tutto quello che vuoi]

 

Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro e, come pensi che questa storia possa cambiare il mondo e le persone? Sarò pretenziosa, ma dico perché si parla troppo poco di ciò che è successo in quel periodo, soprattutto ai giovani e tra i giovani. Cambiare il mondo e le persone mi pare esagerato, ma penso che potrebbe essere un bel modo di fare memoria anche tra chi all’epoca non c’era

 

È il tuo libro di esordio o hai già pubblicato qualcos’altro? Sì, tratta del mio libro di esordio.
Perché proprio questo genere? Narrativa per ragazzi, perché l’ho scritto a diciassette anni pensando, e lo penso spesso tuttora, di poter parlare solo ai miei coetanei
– Il personaggio principale di Qui dove non piove è ? È un essere umano o una creatura fantastica? Descrivicelo con 3 aggettivi. Il personaggio principale è Monica, un essere umano. Tre aggettivi? Indipendente, romantica, determinata

 

Durante la trama di consuetudine che il protagonista evolva. Se lo fa, in che modo avviene? È una storia “lunga”, nel senso che si svolge lungo circa un decennio. Sicuramente si evolve diventando donna, cercando il suo posto nel mondo e allontanandosi da un destino che pareva già scritto per via della famiglia e del ruolo politico del padre
Vive una storia d’amore? Con chi? Con un altro dei protagonisti principali, un ragazzo decisamente diverso da lei.
Se una mattina lui/lei si svegliasse del sesso opposto quale sarebbe la prima cosa che farebbe? Probabilmente cercherebbe di fare tutte quelle cose che, per convenzione sociale più che per legge, da donna le parevano proibite.
Se si svegliasse animale (o se è un animale se si svegliasse uomo) cosa sarebbe e come reagirebbe? Sarebbe una gattina, e ne approfitterebbe per cercare, ancora una volta, quella libertà che da umana le sembrava troppo spesso falsa.
Quale sarebbe la prima cosa che ti direbbe se vi incontraste faccia a faccia? Penso sarebbero insulti relativi a quanto l’abbia fatta soffrire. Evito di proseguire per non rischiare spoiler.
Perché hai scelto di ambientare la tua storia proprio a Roma?  Roma è in assoluto la mia città preferita, non c’era altro luogo dove ambientarla per me.
Secondo te, parlando di libri fantasy, quando incide la creazione di un mondo nuovo in una storia? Non scrivo fantasy e li leggo davvero molto di rado, quasi mai, ma penso sia abbastanza fondamentale una buona ambientazione. Insomma, si ha la possibilità di inventare tutto da zero, non credo si possa “risparmiare” su questa cosa. Probabilmente un buon fantasy parte con un’ottima creazione del luogo in cui si ambienta.
Oltre a scrivere Qui dove non piove, ti sei cimentata in altre forme. Hai fatto il book trailer, delle immagini con degli estratti, cartine, etc…
Feci un booktrailer, abbozzato su Movie Maker e decisamente molto spartano. Ammetto però che mi piaceva abbastanza.

 

Oltre alla te scrittrice c’è un’altra forma d’arte che ti ispira? Suoni, dipingi…? Mi piacerebbe suonare il pianoforte, ma al momento l’unica mia vena artistica è quella relativa alla scrittura (se si  toglie l’amore per la pasticceria, ma non saprei se definirla arte ahahah)

 

Hai un blog? Se sì ti va di dirci dove e di cosa tratta? Sto pensando ultimamente di iniziare l’avventura di un blog di ordine generale su wordpress, ma al momento vi è solo l’impostazione e un post di presentazione.

 

Sei una rilettrice di bozze/editor/revisore? No

 

Quando ti sei fatta aiutare da chi ti circondava per vedere realizzato Qui dove non piove? Per l’ultima revisione mi ha aiutato moltissimo la mia mamma 🙂 [WOW, complimenti!]
E-book o Cartaceo? Cartaceo!
Su cosa sei solita scrivere? Mi piace moltissimo scrivere a mano prima e al pc poi, ma talvolta utilizzo direttamente open office.
Come è nata la cover? Non me ne sono occupata personalmente, ma me ne sono innamorata appena l’ho vista e riguarda un momento particolare del romanzo.
Ti va di regalarci qualche notizia sulla tua prossima pubblicazione? Per ora sto tentando di portare avanti due storie, entrambe ambientate a Roma, ma nei giorni nostri, e con trame molto differenti, sulla piattaforma Wattpad. Se mi piacerebbe che almeno una divenisse un libro vero? Certo! Ma diamo tempo al tempo 🙂 [Attendiamo notizie più concrete allora!]
Condividi con noi una frase, che convinca anche il lettore più reticente ad acquistare il tuo libro….

“Vengo con voi.- Esclamò. Ma il ragazzo prese le prese l’arma dalla mano e la ripose nel cassetto.- Non esiste proprio! Tu rimani qua, torniamo presto.-
– Marco, io voglio esserci se succede qualcosa.-
– Sono io che non ci sarò più se succede qualcosa a te.- Le rispose.”

Anche per questa volta è tutto, ma voi lettori potete rivolgere domande a Francesca se volete! RINGRAZIAMO tantissimo la nostra amica per questa favolosa intervista e  per averci concesso il suo tempo. Vi consigliamo vivamente di cercare il suo romanzo!

PER QUESTO MESE e TUTTO!

CI RIVEDIAMO A SETTEMBRE CON NUOVISSIME INTERVISTE E NOVITA’

Vuoi partecipare anche tu al #venerdìintervista? Contattami mandandomi un messaggio privato, con una mail a martina_federica@hotmial.it (specifica nell’oggetto chi sei e cosa vuoi) o in un commento. Il Mercoledì metterò l’anteprima del TUO romanzo e il venerdì l’intervista.

 

Pubblicato da lisoladiskyeblog

Blog Letterario che promuove e pubblicizza autori italiani di ogni genere nato nel 2015